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Montegranaro

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Cosa sapere su Montegranaro

LA STORIA RICCA DI MONTEGRANARO: DALL'ANTICA ROMA ALL'INDUSTRIA DELLE CALZATURE

Montegranaro, nell'attuale forma moderna, porta con sé un retaggio storico che affonda le radici nell'antichità romana e che si è evoluto attraverso una serie di epoche cruciali. Esaminiamo la sua storia in dettaglio, suddividendo le diverse fasi storiche che hanno caratterizzato questa località marchigiana.

L'EREDITÀ ROMANA E L'AGER VEREGRANUS

L'antica Montegranaro potrebbe essere considerata l'erede della città romana di Beregra o Veregra, una colonia romana che comprendeva l'ager Veregranus circostante. Questo territorio confinava con le colonie romane di Firmum, Pausula e Cluana. Il nome attuale della città ha anche una probabile derivazione da "mons Granarius," riferendosi a un deposito di grano. Un decreto degli imperatori Ludovico il Pio e Lotario dell'829 d.C. menziona Montegranaro come una donazione all'Abbazia di Farfa. In seguito, Montegranaro sarà assoggettata alla città di Fermo come uno dei suoi castelli. Solo nella prima metà del XIII secolo riacquisterà la sua autonomia.

LE SFIDE MEDIEVALI E LE LOTTE CON LA CHIESA

Nel 1354, Montegranaro incorse nella scomunica inflitta dal cardinale Egidio Albornoz, una condanna che sarebbe stata revocata solo nel 1356. Durante l'era delle signorie, Marco Zeno dei conti di Venezia fu designato Vicario, Rettore, Governatore e Padrone della Terra per conto di papa Urbano VI. Nel 1394, il capitano di ventura Luca di Canale si impossessò del paese, che poi fu venduto a Fermo in cambio del rilascio di quest'ultimo. Nel Quattrocento, Ludovico Migliorati giunse a Montegranaro, e il castello fu dato in vicariato dal Concilio di Costanza.

Nel 1433, Francesco Sforza invase la Marca d'Ancona e rimase a lungo signore della zona. Successivamente, Montegranaro si schierò con il duca di Milano, ma papa Eugenio IV lo scomunicò nuovamente nel 1442. Nel 1445, Montegranaro sottoscrisse dei capitolati di sottomissione con i cardinali emissari del Pontefice e tornò sotto il dominio della Chiesa, a cui rimase fedele.

L'EVOLUZIONE ECONOMICA E L'INDUSTRIA DELLE CALZATURE

Fino al Settecento, Montegranaro si autogovernava con proprie magistrature comunali e prosperava principalmente grazie all'agricoltura, in particolare nel settore cerealicolo e nella produzione di vino e olio. Tuttavia, alla fine del Settecento e nei primi anni dell'Ottocento, un individuo di nome Granatelli diede inizio alla produzione della "chiochiera," una sorta di pantofola di stoffa con la suola di pelle di cavallo. Questo segnò l'inizio della fortuna economica della città di Montegranaro. La produzione si evolvette dalle pantofole alle scarpe in pelle, diventando il fulcro dell'economia locale.

IL CAMBIO DI PROVINCIA E IL PRESENTE

Nel 2009, il comune di Montegranaro cambiò la sua appartenenza provinciale, spostandosi dalla provincia di Ascoli Piceno a quella di Fermo. Oggi, Montegranaro rappresenta un centro dinamico che ha saputo coniugare la sua ricca eredità storica con una solida base economica nell'industria delle calzature.

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