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Cosa sapere su Fiastra


FIASTRA: TRA STORIA, LEGGENDE E EVOLUZIONE

Il nome Fiastra, che oggi identifica una suggestiva località marchigiana, ha origini antiche e suggestive. La sua etimologia è stata oggetto di diverse interpretazioni. Secondo alcune teorie, il nome potrebbe derivare dalla combinazione di "fiume" e "torrente", in riferimento al contesto geografico, mentre altre ipotesi lo collegano alla denominazione "Flatsch" utilizzata dalle popolazioni germaniche quando scesero in Italia nel IV secolo. Questa parola, che significa "valle" in tedesco, si trasformò col tempo in "Flastra," e diede nome anche al fiume Fiastrone, noto per la sua irruenza durante le piogge primaverili ed autunnali.

LE ORIGINI ANTICHE DI FIASTRA

Fiastra vanta un passato ricco di storia che affonda le sue radici nelle epoche più remote. Reperti archeologici, tra cui anfore, monili, statuette, suppellettili, antiche monete, frammenti di ceramiche e terracotte, testimoniano la presenza di insediamenti umani fin dall'età neolitica. La scelta di questo territorio può essere attribuita alla ricchezza di boschi, corsi d'acqua e terreni fertili, ideali per la coltivazione e il pascolo.

IL PERIODO MEDIEVALE E I CASTELLI

Dopo le invasioni dei Goti, dei Longobardi, dei Franchi e dei Barbari, che portarono distruzione e saccheggi nelle pianure, le popolazioni locali si spostarono verso l'entroterra e le colline, dando inizio alla costruzione di piccoli borghi medievali. Tra il IX e l'XI secolo, lungo il corso del fiume Fiastrone sorsero i castelli di Fiastra, Fiegni e Podalla, mentre lungo il corso del Chienti furono costruiti quelli di Colvenale e Colpolina. Questi castelli erano punti strategici per la difesa dei confini del Comune.

LA SIGNORIA DEI MAGALOTTI

A partire dal XII secolo, il Castello di Fiastra, noto nell'antichità come Castrum Flastrae, divenne la residenza dei Conti di Fiastra, appartenenti alla famiglia Magalotti. Questa famiglia esercitava il proprio potere non solo su Fiastra, ma anche su Poggio, Appennino e Macereto. Il castello era dotato di possenti mura e torrioni che fornivano rifugio alla popolazione durante le invasioni nemiche.

L'INFLUENZA DI CAMERINO E IL DECLINO

Nel 1240, il Cardinale Sinibaldo Fieschi permise a Camerino di estendere il proprio dominio fino a Fiastra, che venne venduto dalla famiglia Magalotti. Tuttavia, nel 1259, Camerino subì una sconfitta contro le truppe ghibelline di Re Manfredi, guidate dal Luogotenente Princivalle Doria, e il Castello di Fiastra cadde sotto il dominio del conte Ranieri Baschi. Successivamente, nel 1262, i Varano, una nobile famiglia di Camerino, riconquistarono Fiastra e i suoi territori. Questo periodo segnò l'inizio del declino del Castello di Fiastra, che venne definitivamente abbandonato quando tornò sotto il controllo dei Varano. Nel XV secolo, Fiastra passò sotto lo Stato Pontificio, rimanendo sotto la sua giurisdizione fino al XVIII secolo.

L'EPOCA CONTEMPORANEA E IL PROGRESSO

La storia di Fiastra attraversa anche l'epoca contemporanea. Nel 1905, Dario Conti, un imprenditore operante nel settore tessile, portò l'elettricità nella vallata di Fiastra, contribuendo notevolmente allo sviluppo economico della comunità. Durante la Prima Guerra Mondiale, Fiastra perse molti dei suoi abitanti, che non fecero più ritorno a casa. In memoria dei caduti, Dario Conti promosse la realizzazione di un monumento commemorativo.

IL LAGO DI FIASTRA

Nel 1954, il Lago di Fiastra, un bacino artificiale, fu creato, portando nuova linfa alla vita sociale ed economica della comunità. Questa opera rappresentò una svolta nella storia recente di Fiastra.

DECLINO DEMOGRAFICO ED EMIGRAZIONE

Nonostante i progressi, Fiastra ha visto un decremento significativo della sua popolazione nel corso degli anni, a causa dell'emigrazione verso le città o paesi stranieri.

La storia di Fiastra è un affascinante viaggio attraverso i secoli, testimone di continuità e cambi.

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