Macerata (MC)

Appignano

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Cosa sapere su Appignano

APPIGNANO: ALLA SCOPERTA DELLA SUA STORIA

L'antico borgo di Appignano, immerso nella suggestiva regione delle Marche, è una località ricca di storia e tradizione. La sua origine, secondo la leggenda, è legata al nome del proconsole romano Pliniano, da cui pare derivi la sua denominazione. Tuttavia, la storia di Appignano è molto più complessa e affascinante di quanto suggerisca una semplice leggenda.

 

LE RADICI NEL MEDIOEVO

Le fonti bibliografiche ci rivelano che già nel 1220, e forse anche in epoche precedenti, Appignano era soggetta a Osimo, una comunità con la quale stabilì alleanze che ne confermarono il dominio. Nel 1316, tuttavia, il destino di Appignano prese una svolta significativa quando fu conquistata da Lipazzo e Andrea Guzzolini, ghibellini osimani, insieme alla vicina città di Treia.

 

L'INFLUENZA PONTIFICIA

A partire dal 1319, ad eccezione di un breve periodo in cui Appignano fu sotto la giurisdizione di Cingoli, la comunità passò sotto il dominio pontificio. La sua crescita come comune sembra risalire alla fine del XIV secolo, ma le informazioni dettagliate sono scarse. Il primo podestà di cui si ha notizia è ser Giovanni di Macerata, che ricopriva tale carica nel 1399, confermando l'esistenza dell'istituto comunale.

 

SECOLI DI ALTERNANZA

Nel corso dei secoli, Appignano fu teatro di un susseguirsi di periodi di libertà comunale, dominio pontificio, subordinazione agli Sforza e dipendenza dai comuni di Osimo e Cingoli. Tuttavia, alla fine, Appignano divenne parte stabile dello Stato Pontificio.

 

Questo status, all'interno della struttura generale dello Stato della Chiesa, rimase pressoché inalterato fino all'invasione francese, quando Appignano fu assegnato al Dipartimento del Musone, distretto primo di Macerata, cantone di Treia. Con la Restaurazione, il Comune fu incluso nella Delegazione e Distretto di Macerata, nel 1816 fu designato sede del Governo e dal 1817 cadde sotto l'amministrazione di Treia. Dieci anni dopo, il nuovo riparto territoriale dello Stato Pontificio mantenne l'autonomia comunale, apportando solo alcune variazioni alla giurisdizione territoriale complessiva: Appignano, sede podestarile, divenne parte della Delegazione di Macerata e Camerino, Distretto di Macerata, sotto il Governo di Treia. Nel riparto territoriale dello Stato Pontificio del 1833, il comune rientrava nella Delegazione e Distretto di Macerata, sotto il Governo di Treia.

 

L'UNIONE ALL'ITALIA

Con l'annessione al Regno d'Italia, Appignano finalmente entrò a far parte della provincia di Macerata. La sua storia travagliata e le influenze delle diverse dominazioni che si sono susseguite nel corso dei secoli hanno contribuito a plasmare l'identità unica di questa affascinante località marchigiana. Oggi, Appignano rappresenta un luogo in cui la storia, la cultura e la bellezza naturale si fondono in un incantevole connubio.

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