MOGLIANO: LE SUE ORIGINI ANTICHE E IL CAMMINO VERSO L'ATTUALITÀ
Mogliano, una pittoresca località situata su un dolce colle a 313 metri sul livello del mare, equidistante tra i maestosi Monti Sibillini e la splendida Riviera Adriatica, è una delle rare città della regione marchigiana ad avere una storia che si perde nella notte dei tempi. Questo borgo ha mantenuto una continuità di insediamento che lo distingue da molti altri centri della zona.
LE TRACCE ANTICHE DEI PICENI
Recenti scoperte archeologiche, tra cui una stele in arenaria con iscrizione medio-adriatica conservata nel Museo Nazionale di Ancona, indicano che il territorio di Mogliano era abitato nel VII-VI secolo a.C. da popolazioni picene. Queste antiche civiltà popolavano villaggi sparsi tra le colline, e la loro cultura fu gradualmente assimilata da quella di Roma quando quest'ultima conquistò il Piceno nei primi decenni del III secolo a.C.
L'INFLUENZA ROMANA E IL PERIODO SUCCESSIVO
La presenza romana si fece sempre più evidente nei secoli successivi, e il territorio di Mogliano, in età romana, potrebbe aver fatto parte delle terre colonizzate da Urbs Salvia e Pausulae, con piccoli insediamenti agricoli collegati a queste città romane. Il nome "Mogliano" potrebbe persino derivare dal nome di un cittadino romano che possedeva terre qui e costruì una villa.
DALL'EPOCA LONGOBARDA ALL'ABBAZIA DI FARFA
Dopo le invasioni barbariche, Mogliano divenne una "corte" longobarda, inclusa nel ducato di Spoleto. Nel 705, il duca Faroaldo II donò Mogliano all'abate di Farfa Tommaso, e per alcuni secoli, la storia di Mogliano fu strettamente legata all'abbazia di Farfa in Sabina.
IL DOMINIO DEI SIGNORI DI MOGLIANO
Dal tardo XII secolo alla metà del XIV secolo, il castello di Mogliano fu governato dai signori conosciuti come "da Mogliano," dal nobile Fildesmido al celebre Gentile. Quest'ultimo divenne signore di Fermo nel 1345 e governò la città fino al 1355, quando fu sconfitto dal cardinale Albornoz. Con la riforma istituzionale di Albornoz nel 1357, Mogliano fu incluso nel distretto di Fermo e divenne uno dei castelli più importanti.
EPISODI DI RINNOVAMENTO E PERIODI DI CAMBIAMENTO
Nel 1744, Mogliano ottenne il titolo di città grazie al suo sostegno alle truppe austriache in marcia verso il sud, con un diploma della regina d'Ungheria. Durante il periodo successivo alla rivoluzione francese, Mogliano ebbe un'amministrazione democratica nel 1798, ma questa durò poco più di un anno.
DALL'ETÀ NAPOLEONICA ALL'UNITÀ D'ITALIA
Nell'era napoleonica, Mogliano fu inclusa nel Dipartimento del Tronto e, nel 1815, con la restaurazione del Governo pontificio, tornò sotto la Delegazione di Fermo. Finalmente, nel 1828, Mogliano divenne parte della Delegazione di Macerata. Durante il periodo risorgimentale, la comunità di Mogliano partecipò ai movimenti di liberazione e diede il proprio contributo alla guerra di liberazione del 1860.
L'EPOCA CONTEMPORANEA E LA RESISTENZA
Dopo l'annessione delle Marche al Regno d'Italia e la divisione della regione in quattro province, Mogliano rimase nella provincia di Macerata. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il paese contribuì alla lotta di liberazione, nascondendo prigionieri alleati fuggiti dai campi di concentramento. A Mogliano, nell'estate del 1944, fu pianificata la liberazione di Macerata.
IL PRESENTE E IL FUTURO DI MOGLIANO
Oggi, Mogliano è diventata una cittadina dopo un mezzo secolo di sviluppo che l'ha trasformata in un vivace centro artigianale. Mentre il paese guarda al futuro con fiducia, resta orgoglioso delle sue radici millenarie e della sua storia unica.