CIVITANOVA MARCHE: TRA STORIA, CULTURA E SVILUPPO
Civitanova Marche, con i suoi 39.600 abitanti, rappresenta il secondo comune più grande della provincia di Macerata. Questa località unica è caratterizzata da una dualità affascinante: da un lato, il suo centro storico, noto come Civitanova Alta, che si erge su una collina a circa 6 km dal mare; dall'altro, gran parte della città moderna si è sviluppata lungo la costa, a breve distanza dalla sponda sinistra del fiume Chienti.
LE RADICI ANTICHE
La storia di Civitanova Marche è intrisa di antichità. Numerosi ritrovamenti archeologici testimoniano il popolamento di questa terra in epoca romana. Alcuni storici ritengono che la città di Cluana, menzionata da Plinio, possa aver avuto origine proprio qui.
DAL MEDIOEVO ALL'EPOCA MODERNA
Risalente all'Alto Medioevo è la chiesa di S. Marone, la cui storia è stata segnata da molteplici distruzioni e ricostruzioni. S. Marone, il martire del II secolo, è stato considerato l'evangelizzatore del Piceno e il suo culto ha rivestito un'importanza speciale per i civitanovesi, tanto da essere immortalato nello stemma comunale.
CIVITANOVA: COMUNE AUTONOMO E LE SUE SFIDE
Civitanova si costituì in comune autonomo nel lontano 1075. La sua posizione geografica vicina al mare la spinse a cercare insediamenti lungo la costa, generando conflitti con Fermo, che rivendicava il diritto esclusivo di edificare lungo il litorale tra i fiumi Potenza e Tronto.
NEL CUORE DEL DUCATO
Nel 1507 nacque Annibal Caro, celebre traduttore dell'Eneide, nella città di Civitanova. La mancanza di un porto limitò lo sviluppo della città per secoli. Tuttavia, nel 1551 papa Giulio III concesse Civitanova in feudo al gonfaloniere di Roma Giuliano Cesarini, creando legami economici peculiari con la città.
IL RISVEGLIO MODERNO
La svolta per Civitanova arrivò con le comunicazioni ferroviarie nel XIX secolo. Nel 1863, con l'apertura della linea Ancona-Pescara, Civitanova ottenne una stazione ferroviaria, collegandosi a Macerata e Roma nel 1888. Questo fu il catalizzatore per lo sviluppo della città, contribuendo alle attività di pesca, al commercio con l'altro lato dell'Adriatico e all'industrializzazione, con la creazione di una fabbrica di bottiglie nel 1889.
LA RINASCITA DEL PORTO CIVITANOVA
Civitanova vide un vero sviluppo demografico e urbano dopo la cessazione del feudo. Nel 1861, l'intero comune contava quasi 9000 abitanti, con 2000 di essi già residenti a Porto Civitanova. Nel 1862, il duca Lorenzo Sforza-Cesarini tentò di costruire una residenza magnifica presso l'antica fortezza, ma i civitanovesi, ricordando le angherie subite dalla sua famiglia, eressero una pescheria proprio al centro dell'attuale piazza XX Settembre.
L'EPOCA DELLE OFFICINE E DELLE CALZATURE
Nel corso del XX secolo, Civitanova Marche si sviluppò ulteriormente grazie alle Officine Meccaniche Adriano Cecchetti, che producevano attrezzi agricoli e materiale bellico durante le guerre. Negli anni '50, l'economia civitanovese si caratterizzò per l'espansione delle piccole aziende calzaturiere, rendendo la città rinomata in tutto il mondo per la qualità dei suoi prodotti.
UN COMUNE RICOSTRUITO
Nel 1913, Porto Civitanova superò in popolazione la città alta, costituendosi come comune autonomo. Tuttavia, nel 1938, i comuni furono riuniti, spostando la sede municipale a Porto Civitanova.
IL RUOLO CHIAVE DELLA FERROVIA
Durante la Prima guerra mondiale, le Officine Meccaniche Adriano Cecchetti si estesero notevolmente, producendo attrezzi agricoli e materiali bellici. Le ferrovie favorirono il commercio con l'altro lato dell'Adriatico e l'industrializzazione. Nel 1956, l'azienda cambiò proprietà e diventò SGI, continuando la sua attività fino al 1994.
TURISMO, CULTURA E OLTRE
Negli anni '50, Civitanova si affermò come polo calzaturiero di eccellenza. Nel 1950 si tenne la prima Fiera della Calzatura, un evento che continua a richiamare l'attenzione di tutto il mondo.
VERSO NUOVI ORIZZONTI
Oggi, Civitanova Marche è molto di più di una città costiera. La sua economia è diversificata e prospera, con settori come la pesca, il turismo e i servizi in continua crescita. La città è diventata un centro di "municipalità virtuale", pronta a esplorare nuovi orizzonti. La sua storia millenaria e il suo spirito di innovazione continuano a renderla una comunità unica e affascinante.