Macerata (MC)

Caldarola

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Cosa sapere su Caldarola

CALDAROLA: UN ANTICO VILLAGGIO NEL CUORE DELL'ITALIA

 

Caldarola, un affascinante paese situato nel cuore dell'Italia, ha una storia ricca e affonda le radici in epoche remote, probabilmente come villaggio rurale già prima del IX-X secolo. Durante il periodo medievale, in un'epoca segnata dalla lotta tra il Papato e l'Impero, Caldarola divenne feudo dello Stato Camerte. Tuttavia, agli inizi del Quattrocento, il paese ottenne l'indipendenza, un importante traguardo sancito dalla bolla di emancipazione emessa da papa Eugenio IV nel 1434. Da quel momento, Caldarola iniziò un periodo di fioritura che raggiunse l'apice nel pieno Cinquecento.

 

IL RINASCIMENTO A CALDAROLA

Caldarola fu influenzata in modo significativo dalle riforme urbanistiche promosse a Roma da papa Sisto V nel breve periodo del suo pontificato, dal 1585 al 1590. Queste riforme ebbero un impatto particolare grazie all'azione dei cardinali nominati da questo papa originario delle Marche. Uno di questi cardinali fu Evangelista Pallotta, che, dopo una rapida ascesa nella gerarchia ecclesiastica, venne elevato alla porpora nel 1587.

IL CARDINALE PALLOTTA

Il cardinale Pallotta svolse un ruolo cruciale nell'abbellire la sua città natale, Caldarola. Implementò un ambizioso piano urbanistico che trasformò il volto del centro medievale. Tra le sue realizzazioni più significative si annoverano l'ampia piazza sulla quale si affacciano il nuovo palazzo cardinalizio, la Collegiata di San Martino e il Santuario di Maria SS del Monte. Inoltre, il cardinale promosse lo sviluppo delle attività artigianali locali mediante la creazione di opifici.

 

L'ARTE DI SIMONE DE MAGISTRIS: DECORAZIONI E AFFRESCHI

Un aspetto distintivo dell'opera del cardinale Pallotta fu il suo impegno nella decorazione degli edifici da lui realizzati. Per questo incarico, si avvalse del talento di Simone De Magistris, un celebre pittore attivo nel territorio alla fine del Cinquecento. De Magistris era considerato l'interprete più avveduto delle nuove tendenze dell'arte sacra, emerse durante il Concilio di Trento. Era noto anche per le sue opulente decorazioni, che incorporavano l'uso di stucchi e dipinti murali in uno stile che richiamava l'arte di papa Sisto V.

Grazie all'opera del cardinale Pallotta e all'arte di Simone De Magistris, Caldarola divenne un luogo straordinario che ancora oggi conserva il ricordo di questo periodo di rinascita artistica e urbanistica.

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