Fermo (FM)

Smerillo

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Cosa sapere su Smerillo

SMERILLO: UNA STORIA DI ANTICHE ORIGINI E CONTINUI CAMBIAMENTI

 

Smerillo è un pittoresco paese situato sul maestoso monte Montefalcone, ad un'altitudine di 806 metri. Questa antica località è posizionata sul bordo di una cresta rocciosa che si affaccia sulle valli dell'Aso e del Tenna, offrendo una vista spettacolare dei Monti Sibillini. Questa montagna si è formata nel periodo del Pliocene medio-inferiore, come gran parte della catena appenninica. La pietra locale predominante è l'arenaria, la quale, nel corso dei millenni, ha subito un notevole deterioramento a causa degli agenti atmosferici, in particolare l'erosione dei corsi d'acqua che hanno dato origine alle valli circostanti dell'Aso e del Tenna. Con il trascorrere del tempo, il paesaggio ha cominciato a cambiare, sviluppando boschi e il primo insediamento umano.

IL MEDIOEVO E LA COSTRUZIONE DEL CASTRUM SMERILLI

Nel Medioevo, abbiamo notizie della costruzione del Castrum Smerilli, avvenuta probabilmente tra i secoli IX e XI. Il primo riferimento storico attendibile risale al 1192, quando compare il nome del "comes" (conte) Alberto de Smerillo tra i censuari del monastero farfense di Santa Vittoria in Matenano. Si presume che Alberto abbia ottenuto questa carica dall'imperatore Federico Barbarossa o da suo figlio, Enrico VI. Questo periodo è caratterizzato da due tendenze significative: l'incastellamento e una forte aspirazione all'autonomia rispetto ai poteri temporali, sia papali che imperiali. L'incastellamento era una risposta alle esigenze economico-amministrative e difensive del territorio, mentre l'autonomia derivava dalle lotte intestine per il controllo delle terre.

L'ABBAZIA DI SANTA VITTORIA E IL PRESIDIATO FARFENSE

La famiglia di Alberto de Smerillo governò il territorio per circa un secolo, estendendosi fino a Monte Passillo e alla località attuale di Santa Maria in Teramo a Comunanza. Questa famiglia probabilmente fu anche responsabile della fondazione dell'abbazia di San Vitale e San Ruffino, che inizialmente era sotto il controllo dei monaci camaldolesi e successivamente passò all'Arcidiocesi di Fermo. Un momento chiave ma spesso trascurato nella storia di Smerillo è la bolla di Urbano IV del febbraio 1261, che concesse all'Abbazia farfense di Santa Vittoria in Matenano il privilegio della diocesi "nullius," estendendo così il controllo diretto del Papa su tutto il territorio soggetto al monastero, compreso Smerillo. Un giudice nominato dal Papa risiedeva a Santa Vittoria in Matenano per gestire le questioni amministrative e giudiziarie, dando origine al "Presidiato Farfense," che si estendeva dalla Tenacola al Tronto, dai Monti Sibillini fino al mare Adriatico.

SMERILLO TRA MEDIOEVO ED ETÀ MODERNA

Nell'età moderna, Smerillo aveva una struttura comunale con un vicario nominato dal Comune di Fermo e guidato da un sindaco, il cui ruolo era garantire il rispetto delle norme e delle leggi comunali. La magistratura era composta da cinque massari, uomini del castello, e il Parlamento pubblico rappresentava la comunità locale. Fino all'invasione francese nella Marca (1797-1799), Smerillo viveva un periodo di stabilità, incluso il periodo di restaurazione del 1815, quando il paese ritornò sotto il controllo della Santa Sede. Durante l'Unità d'Italia, il paese perse temporaneamente la sua autonomia, diventando una frazione di Montefalcone Appennino. Solo nel 1919, Smerillo riacquistò il suo status di comune autonomo grazie a un decreto reale.

UN FUTURO DI RINNOVAMENTO E VALORIZZAZIONE STORICA ED ECOLOGICA

Smerillo, con la sua storia ricca e affascinante, continua a evolversi e a rinnovarsi. Le iniziative di riqualificazione storica, ecologica ed ambientale stanno valorizzando il borgo, le sue frazioni e le contrade circostanti. Questo impegno non solo preserva la storia del paese, ma promuove anche un territorio e una comunità capaci di adattarsi ai tempi moderni senza dimenticare le proprie radici. Smerillo rimane un comune con una storia straordinaria, pronto a scrivere nuovi capitoli nel suo percorso verso il futuro.

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