Fermo (FM)

Monte Giberto

Condividi:
Alisei, Marca Fermana, Facebook

Cosa sapere su Monte Giberto

LA STORIA DI MONTE GIBERTO: IL PAESE DAI CASTELLI

LE ORIGINI ANTICHE DI MONTE GIBERTO

Le radici di Monte Giberto affondano in epoche antiche, con tracce di insediamenti risalenti all'epoca dei Piceni. Questa località, situata nel Fermano, condivideva con i centri vicini di Belmonte e Grottazzolina una storia che risale all'epoca romana, quando il territorio fu coinvolto nella centuriazione romana durante il secondo triumvirato (43 a.C.).

L'EPOCA MEDIEVALE E I CASTELLI

Nell'epoca medievale, Monte Giberto era costellata da due castelli: Casale e Podio. Il Castello di Casale, menzionato già in un documento del 1059, sorgeva a sud dell'odierno centro di Monte Giberto. Era un tipico castello medievale, munito di porte, fossati e difese strutturali, oltre a difese naturali come le ripe a nord ovest. All'interno delle sue mura si trovava una chiesa dedicata a San Giovanni Battista, che ospitava campane, arredi sacri e libri, e rappresentava un punto centrale della vita religiosa e sociale.

DAL CASTELLO DEI PODIO A MONTEGIBERTO

Il Castello dei Podio, segnalato nel Regesto di Farfa nel 1070 come proprietà farfense, venne successivamente usurpato dai vescovi fermani. Questo castello era noto come "Castrum quod Podium vocatur" e si trovava di fronte a Grottazzolina. Era dotato di una chiesa dedicata a San Martino e un'altra a San Nicolò di Bari. La sua estensione territoriale comprendeva "corsi d'acqua" presso il fiume Ete e il torrente Rio.

LE PRIME TRACCE DI MONTEGIBERTO

La prima menzione di un abitato nell'area in cui ora si trova Monte Giberto risale al 1090. Questa data è stata identificata grazie a mattoni recuperati dopo il crollo di una casa nel 1953. Tuttavia, la prima fonte letteraria che menziona Monte Giberto si trova nel codice 1030 dell'Archivio Storico Comunale di Fermo e risale al 1166. In questo documento compare anche un certo Arnaldus Montis Giberti.

MONTE GIBERTO NEI SECOLI SUCCESSIVI

Nel corso dei secoli successivi, Monte Giberto continuò a consolidare la sua presenza nel territorio circostante. Nelle Rationes decimarum degli anni 1290-1299 vengono menzionate numerose chiese nell'area, tutte con la dicitura "eccelsa de Montegiberti". Monte Giberto si configurava come un centro rurale fortificato, governato dalla Città di Fermo tramite un podestà e un castellano.

DAL CASTELLO MEDIOEVALE ALL'UNITÀ

Intorno alla metà del XIV secolo, Monte Giberto era definito "castrum" e veniva incluso tra i castelli dipendenti dal Comune di Fermo. La Descriptio Marchiae Anconitanae del 1356 lo inserisce tra i castelli "verso i monti" e lo denomina "Castrum Montis Giberti". In questo periodo, il piccolo centro demico sembrava aver assorbito i castelli di Casale e Podio, diventando un unico nucleo fortificato.

L'EVOLUZIONE DEL TOPONIMO

La nascita del toponimo "Monte Giberto" potrebbe essere associata a San Giberto o Gilberto, un santo franco. Tuttavia, la chiesa principale era dedicata a San Nicolò di Bari. Il paese potrebbe essere nato dalla fusione di tre castelli: Casale, Podio e Monte Giberto, unendoli in un'unica entità. Lo stemma comunale, raffigurante un trimonte con una G sopra, potrebbe riflettere questa fusione, simboleggiando i tre castelli uniti in uno.

La storia di Monte Giberto racchiude secoli di evoluzione, fusioni e identità uniche. 

Cosa vedere
Cosa fare
Dove mangiare
Dove dormire
Notizie ed Eventi