FIUMINATA: LE RADICI DI UNA COMUNITÀ
Nelle profonde pieghe del tempo, Fiuminata rivela le sue affascinanti origini, una storia intessuta di antiche testimonianze e avvenimenti straordinari che hanno plasmato questa comunità nel corso dei millenni.
TESTIMONIANZE PREISTORICHE
Queste terre, probabilmente, accolsero i primi insediamenti umani nell'età del bronzo o alla fine del neolitico. Le sporadiche scoperte di cocci, carboni e punte di frecce in varie località testimoniano la presenza dell'uomo in tempi remoti.
L'EREDITÀ ROMANA
Tuttavia, il primo segno tangibile di interesse storico è la stazione romana di Dubios, situata nella Valle del Frate al confine tra il Comune di Fiuminata e Nocera Umbra. Una strada romana attraversava Dubios, scendendo lungo la valle fino a Pioraco, dove superava il fiume Potenza sul ponte Marmone, che è ancora visibile oggi.
In epoca romana, non sono noti altri insediamenti significativi in questa zona. Con il declino dell'Impero Romano, anche Dubios perse la sua importanza, e gli abitanti si rifugiarono probabilmente in villaggi sulle alture circostanti.
LA CONTINUITÀ CRISTIANA
Nei pressi di Dubios, sorse una pieve, forse utilizzando i materiali dell'antica stazione, come segno di continuità cristiana con l'antico insediamento. La Pieve di S. Maria di Dubios, successivamente chiamata di Orve, è documentata a partire dal 1246. Era situata lungo il fiume Potenza, tra il Ponte delle Pecore ed il Ponte Fiumetto, ma scomparve tra il XVII ed il XVIII secolo, lasciando dietro di sé solo il ricordo.
IL MEDIOEVO E I SIGNORI LOCALI
Durante il Medioevo, più precisamente tra il X e il XI secolo, il territorio di Fiuminata era sotto la giurisdizione del Conte longobardo di Nocera. Da questa autorità, furono costruite alcune delle strutture edilizie più importanti della valle, tra cui le rocche di Cluiano, S. Lucia, Somaregia, Orve e Spindoli.
Queste rocche, insieme a una porzione di territorio, erano il possesso feudale di nobili famiglie che detenevano il controllo sulla vallata. I Bulgarelli a Cluiano (oggi Casaluna), i Cavalca a S. Lucia (oggi Rocca di Laverino o Lori), e i nobili discendenti dai Conti di Nocera a Somaregia. Questi signori erano i padroni di Fiuminata e del suo territorio fino a quando i comuni vicini iniziarono ad acquisire le loro proprietà.
Nel 1283, i Cavalca dovettero vendere i loro diritti su Fiuminata al Comune di Camerino per 2100 lire di denari, mentre i Bulgarelli di Cluiano e Cante Gabrielli di Gubbio fecero lo stesso per 2300 lire. Da quel momento, la giurisdizione sul territorio passò al Comune di Camerino.
CAMBIAMENTI E TURBOLENZE
Per i secoli XII e XIII, alcuni eventi di rilievo segnarono il territorio. Nel 1179, Cristiano di Magonza, cancelliere imperiale di Federico Secondo, fu sconfitto e catturato da Corrado di Monferrato sotto una rupe nota come S. Cristina. Tuttavia, la localizzazione esatta di questa rupe è oggetto di dibattito tra gli storici locali.
Nel 1206, l'imperatore Ottone IV attraversò la valle diretto a Camerino. Ma uno dei momenti più tragici fu il terribile terremoto del 1279, che rase al suolo numerosi edifici, provocò gravi disastri e costrinse i nobili feudatari a sottomettersi a Camerino.
L'EMERGERE DEI COMUNI RURALI
Dopo il 1283, nella Valle del Potenza, iniziarono a emergere due piccoli "Comuni rurali", come unità amministrative parzialmente autonome sotto Camerino: il Comune di Fiuminata, con sede a Castello, e il Comune di Poggio Sorifa. Questi Comuni continuarono a esistere autonomamente anche quando Camerino passò sotto il controllo dei Varano.
I DOCUMENTI MEDIEVALI
Dell'epoca medievale, ci sono giunti gli Statuti del Comune di Poggio-Sorifa e i verbali dei "Consigli Comunali" di Fiuminata. Dai verbali emerge che il Comune di Fiuminata aveva una parziale autonomia, che si ridusse quando i Varano presero il potere a Camerino. Il Comune di Poggio-Sorifa, invece, conservò una maggiore indipendenza fino al XVI secolo, quando perse questa qualifica.
IL DOMINIO DELLO STATO PONTIFICIO
Con la fine del dominio dei Varano, lo Stato Pontificio assunse il controllo diretto su tutto il territorio. Tuttavia, in entrambi i Comuni, le regole rimasero invariate fino al 1816, quando Poggio Sorifa si fuse con Fiuminata.
IL NUOVO CAPOLUOGO: MASSA
Infine, nel 1872, la sede comunale di Fiuminata fu trasferita da Castello al nuovo capoluogo nel villaggio di Massa. Mentre i territori restavano sotto lo Stato Pontificio, una preziosa documentazione è stata conservata presso la Sezione di Archivio di Stato di Camerino e presso l'Archivio comunale di Fiuminata, consentendo alle generazioni future di scoprire le radici di questa comunità e di apprezzarne l'evoluzione nel corso dei secoli.